Oggi la storia cambia
postato il 9 Nov 2006I risultati delle elezioni negli USA hanno già determinato un cambiamento sostanziale. Con l’uscita di Rumsfeld dalla scena politica, come ha richiesto la nuova presidente della Camera Nancy Pelosi, il mondo stamattina ha cominciato a rivedere il sole attraverso la cappa di piombo che dall’11 settembre ci aveva schiacciato con terrorismo e guerre preventive, distruzioni e violenze inaudite su cittadini inermi, soprattutto donne e bambini, come a Gaza in questi giorni.
E’ stato reso chiaro che nelle democrazie chi vota oggi non permette più spargimenti di sangue inutili, derivanti da sogni di onnipotenza unilaterali o da interessi di signori della guerra siano essi capi clan o responsabili di lobby petrolifere o delle armi.
Pare che la commissione bypartisan Backer sull’Iraq abbia già pronto un rapporto che suggerisce di negoziare con l’Iran per uscire dignitosamente da questa drammatica guerra che secondo Bush, si era vinta con la presa di Bagdad. Le decisioni di politica estera cambieranno anche in Afghanistan e condizioneranno Israele a una politica meno brutale.
Risultano difatti ridicole e patetiche le dichiarazioni di esponenti autorevoli di destra in Italia, come Casini, che si affannano a dire che non cambierà la politica estera USA.
E’ proprio sulla politica estera che i repubblicani hanno perso clamorosamente le elezioni.